MAPPA
PERCORSI
PUNTI DI INTERESSE
CICLOVIA DEI CRINALI
APP
Outdoor Valdaso
Tutti i percorsi
Tipi di percorsi
Borghi di montagna
Partiamo dal borgo di Montefortino, un borgo affascinante e ricco di storia, con le sue splendide vedute sulle montagne vicine. Partiamo seguendo la provinciale subappennina per circa 3 km; qui svoltiamo a sinistra imboccando una strada sterrata. Poco più avanti, una deviazione sulla destra ci conduce alla chiesa di Sant’Angelo in Montespino, un edificio religioso isolato su una collina, dove il silenzio e la pace del contesto ci regalano un momento di puro relax. Ritorniamo sullo sterrato precedente e scendiamo per qualche chilometro, avvolti dal verde, per poi iniziare una salita che ci porta in un lungo percorso tra strade minori e sentieri. L’ambiente qui è selvaggio e affascinante, una vera immersione nella natura. Raggiungiamo infine Montemonaco, un borgo caratteristico e accogliente, dove possiamo fare una sosta per rifocillarci e ammirare i tanti punti d’interesse storico e paesaggistico. Da qui proseguiamo il nostro percorso mantenendoci in quota per alcuni chilometri, bordeggiando i monti e godendo di vedute spettacolari, prima di iniziare la discesa che ci riporterà a Montefortino, chiudendo così il nostro giro. L’itinerario include alcune salite che richiedono un po’ di preparazione fisica. Tuttavia, con una e-bike, queste salite diventano più accessibili, permettendo di godere dei paesaggi senza troppa fatica.
valdaso
Tra borghi e natura sui sentieri dell'Aso
Partiamo da Comunanza, unico borgo sul fondovalle dell’Aso, attraversando il suo nucleo storico, con il museo Sistino che racconta storie di un tempo. Lasciamo il paese e al primo bivio sulla destra iniziamo a salire su una strada che presto diventa sterrata, circondati da una natura lussureggiante. Dopo una lunga salita raggiungiamo la provinciale, percorrendola per poche centinaia di metri, per poi imboccare la deviazione per Lisciano. Da qui ci attende una lunga discesa su sterrato, attraverso boschi e creste, che ci porta fino a Palmiano, il primo nucleo abitato dopo 15 km di immersione nella natura. Riprendiamo il percorso in salita e raggiungiamo la SP 93 che prendiamo svoltando a sinistra (svoltando invece a destra, poco lontano, possibilità di ristorazione) Dopo circa 1,5 km sulla provinciale svoltiamo a sinistra verso Quinzano, piccolo borgo con uno splendido panorama sui monti Sibillini. Attraverso strade secondarie proseguiamo fino a Force, centro principale della zona, dove ci fermiamo per visitare i musei e il suggestivo centro storico. Riprendiamo tornando leggermente sui nostri passi per iniziare la discesa verso il fondovalle dell’Aso e chiudere l’anello a Comunanza. I tratti sterrati sono ben battuti, ma includono sezioni impegnative che richiedono allenamento in salita e tecnica in discesa. Con l’e-bike, il percorso si affronta senza troppa fatica, permettendo di godere appieno della bellezza dei luoghi.
valdaso
Ciclovia dei Crinali della Valdaso - Tappa 01 - da Marina di Altidona a Montelparo
Partiamo dal nuovo ponte ciclopedonale che scavalca l’Aso nel punto in cui sfocia in mare, punto di raccordo tra marina d’Altidona e Pedaso. Si inizia subito a salire e in 5,5 km eccoci al primo paese di cresta, Altidona, a 218m slm. Altidona è la prima “perla” da inanellare nella nostra collana di paesi; un piccolo borgo murato che conserva ancora il sapore di un villaggio medievale. Proseguiamo lungo il percorso sino a giungere al bivio per Lapedona, paese gemello raggiungibile con una deviazione di 3,4 km su cresta convergente; altro borgo murato con splendida vista verso Fermo e la sua terra. Ritornati sul nostro crinale, proseguiamo verso Moresco, piccolo ma interessante borgo fortificato caratterizzato da una imponente torre eptagonale che si staglia alla nostra sinistra. Poco prima del paese merita una sosta il piccolo e originale tempietto della Madonna della Salute. Dopo la visita al borgo, riprendiamo la strada per entrare nel centro storico della vicina Monterubbiano, paese di più ampio respiro, ricco di chiese e palazzi storici. Interessante il Museo civico archeologico all’interno dell’ex complesso conventuale di San Francesco. Riprendiamo la nostra strada per giungere a Petritoli, altro paese ricco di storia e fascino. Particolare la sua alta torre civica, del 1832, ispirata a simbolismi religiosi attraverso varie forme geometriche. Proseguiamo a pedalare per giungere al nostro sesto paese, Monte Vidon Combatte, un piccolo borgo-castello con ingresso a doppia porta, ingentilito da loggiati ed archi. Dopo Monte Vidon Combatte la strada inizia a scendere sino a sfiorare i 200 m slm, per poi risalire sino ai 300 di Ortezzano, il cui nucleo storico è caratterizzato da una torre pentagonale, testimonianza dell’antico castello, situata di fronte alla bella chiesa del Suffragio, dalla sinuosa facciata barocca, rigorosamente in cotto. Continuiamo verso il penultimo paese, ovvero Monte Rinaldo, con la sua piccola piazza triangolare dove svetta la torre dell’orologio e nelle cui vicinanze è l’importante sito archeologico di Cuma. La descrizione di questo primo tratto di ciclovia termina dopo circa 46 chilometri e 1200 m di dislivello, a Montelparo, paese ricco di storia e punti di interesse.
valdaso
Enoturismo ad Acquaviva Picena
Escursione nel borgo di Acquaviva Picena (AP) con visita alla maestosa Fortezza, in grado di offrire una combinazione unica tra cultura vitivinicola e storia medievale.
valdaso
Enoturismo a Forca di Presta
Un itinerario esperienziale tra i panorami mozzafiato di Forca di Presta, da vivere con la magia del crepuscolo. Suggestivo nei mesi invernali. Possibilità di scoprire gli autentici sapori con una degustazione presso la Cantina "Terra Divina" ad Arquata del Tronto (AP).
valdaso
Enoturismo a Carassai
Un Family Tour con attività mirate per bambini e genitori, incentrato sulla scoperta dei vigneti, sulla narrazione ambientale e su esperienze sensoriali. Sono percorsi a passo lento, con soste educative, dedicate ai bambini e momenti di gioco e relax. Possibilità di laboratori creativi con la realizzazione della passeggiata botanica per bambini o merenda con prodotti locali biologici.
valdaso
Ciclovia dei Crinali della Valdaso - Percorso completo
La Ciclovia dei Crinali è l'itinerario simbolo della Valdaso: un percorso modulabile in quattro tappe, che vi condurrà alla scoperta di tutti i borghi storici della valle, snodandosi tra le due creste che abbracciano il fiume, dal mare ai monti Sibillini e ritorno. Panorami mozzafiato e un'esperienza indimenticabile, ideale per famiglie e cicloturisti. Per ragioni storiche di difesa e controllo, il fondovalle del fiume Aso non è mai stato abitato dalle comunità locali e tutti gli insediamenti sono stati costruiti in alto, sulle alture di queste dolci colline. La Ciclovia regala quindi continue occasioni di interesse e di sosta: borghi murati, piazze, chiese e naturalmente locali dove fermarsi a sorseggiare un calice di Passerina o di Rosso Piceno assaporando i cibi a km zero dei produttori della valle. Da un lato il mare e dall’altro le montagne. Si parte dal blu dell’Adriatico per iniziare subito a salire i primi pendii e immergersi nel verde dei campi coltivati e nei colori dei fiori, per passare poi al verde più intenso dei boschi e approdare alle falde dei monti Sibillini, sotto la mole imponente del Monte Vettore e le creste del monte Sibilla. In autunno i colori vireranno verso il giallo e l’ocra, avvicinandosi alla tonalità dei mattoni delle case. L’intero percorso, dal mare alla montagna e ritorno, è di circa 170 km e lo presentiamo qui diviso in quattro tappe di lunghezze comprese tra i 40 e i 50 chilometri, con altimetrie intorno ai 1000 m di dislivello positivo per le tappe più impegnative. Considerando però che tra un borgo e l’altro non intercorrono mai più di dieci chilometri e che tanta offerta di pernottamento e ristorazione è distribuita lungo tutto il percorso sotto forma di agriturismi, B&B e altri tipi di alloggio, sarà molto semplice adattare il numero e la lunghezza delle tappe a seconda delle vostre capacità, di come volete affrontare il percorso e del tempo a vostra disposizione. Se non siete appassionati ciclisti, affrontare il percorso in e-bike vi permetterà di godere di tutta la bellezza della Valdaso con un impegno fisico alla portata di tutti.
valdaso
Il Cammino dei Cappuccini - Bike - Tappa 6
L'itinerario ciclabile è un affascinante percorso che collega Montefortino a Castignano, attraversando alcuni dei paesaggi più suggestivi delle Marche. Il percorso inizia a Montefortino, situato a circa 581 metri di altitudine, e si conclude a Castignano, a 450 metri di altitudine. Questo itinerario, lungo circa 59,5 km, si snoda attraverso un territorio prevalentemente montano e collinare, caratterizzato da salite e discese impegnative che richiedono una buona preparazione fisica. Il dislivello positivo complessivo è di circa 2462 metri, il che rende il percorso particolarmente adatto a ciclisti esperti in cerca di una sfida. Lungo il tragitto, si attraversano aree di grande interesse naturalistico e culturale. I ciclisti possono però godere di panorami mozzafiato sui Monti Sibillini e sulla campagna marchigiana, passando per piccoli borghi e antichi sentieri ricchi di storia. Il tempo stimato per completare l'itinerario è di circa 4 ore per i ciclisti ben allenati. Tuttavia, il tempo può variare a seconda delle soste per ammirare i panorami o per visitare i luoghi di interesse lungo il percorso. Parte del Cammino dei Cappuccini (link), questo itinerario non è solo un viaggio fisico ma anche un'opportunità per riconnettersi con la natura e scoprire il ricco patrimonio culturale e spirituale della regione. I paesaggi attraversati offrono un'esperienza unica, dove la bellezza della natura si intreccia con la storia e la spiritualità.
valdaso
Ai piedi del Monte Vettore
Iniziamo il nostro itinerario da Montemonaco, scendendo verso il fondovalle dell’Aso. Una volta giunti in fondo, affrontiamo la prima salita lungo la ciclovia dei Crinali, sino al bivio che prendiamo a destra in direzione di Montegallo. Il nostro percorso si svolge come un anello che attraversa i pittoreschi borghi di Balzo, Piano, Castro e tante altre gemme nascoste che formano il Comune sparso di Montegallo. Ogni sosta ci regala scorci incantevoli immersi nel silenzio della natura. Dopo aver chiuso questo anello, torniamo al bivio precedente per riprendere la ciclovia dei Crinali verso Comunanza/Montemonaco. Lungo la strada meritano una foto e una sosta la chiesa di San Vito a Propezzano (si consiglia di salire al termine del paese per evitare la prima rampa ripidissima) la isolata chiesa di Santa Maria Assunta a Polverina, in bella posizione isolata ma che porta ancora i segni dell’ultimo terremoto. Ancora qualche chilometro e iniziamo la discesa prendendo a sinistra per Illice sino a raggiungere il lago di Gerosa, che costeggiamo risalendo la vallata dell’Aso. A san Giorgio all’Isola, dopo una doverosa sosta per visitare l’interessante chiesa romanica di San Giorgio, e anche per pausa ristoratrice, affrontiamo l’ultima salita della giornata per completare il tour a Montemonaco. L’itinerario presenta un dislivello impegnativo e richiede una buona preparazione fisica. Ci sono alcuni strappi, ma grazie a una e-bike possiamo affrontarli senza troppa fatica, godendo al massimo dei paesaggi e dei luoghi caratteristici.
valdaso
Dal Mare a Lapedona, Altidona
Iniziamo la nostra piccola avventura ciclistica a Marina di Altidona e ci dirigiamo verso nord seguendo la ciclabile adriatica che ci consente di avanzare in modo piacevole lontani dal traffico. Dopo qualche chilometro la ciclabile termina e si svolta a sinistra sottopassando l’autostrada. Proprio sotto il viadotto dovremo affrontare il passaggio più “avventuroso”: un piccolo guado superabile con un paio di pietre posizionate in loco (nella stagione calda mettere i piedi nei pochi centimetri d’acqua del ruscello potrebbe essere ristoratore). Imboccata la strada in salita sull’altro lato del ruscello, al primo tornante prendiamo a sinistra per inoltrarci in una valle verdeggiante, dove il percorso si fa sterrato. Arriviamo a Lapedona, un antico borgo tutto da esplorare, con splendide vedute sul territorio circostante, luogo ideale per godersi una meritata pausa. Riprendiamo le bici e dopo poche centinaia di metri sulla provinciale, svoltiamo a sinistra imboccando una stradina che, con una ripida discesa e una altrettanto ripida salita, ci porterà sulla cresta a fianco, dove sorge il corrispondente borgo di Altidona. Lungo il percorso i più avventurosi possono fare una breve deviazione sulla sinistra, lungo un sentiero più adatto ai camminatori, per vedere l’Eremo di Saltareccio, un luogo immerso nella natura che, nonostante l’abbandono, emana ancora un grande senso pace. Arrivati alla provinciale, la superiamo di pochi metri per imboccare uno sterrato sulla sinistra senza traffico e “vista mare”. Dopo un paio di chilometri prendiamo a sinistra per arrivare al nostro secondo paese da esplorare, Altidona, altro piccolo borgo fortificato ricco di scorci e di sorprese. Lasciamo Altidona scendendo lungo la Provinciale e svoltiamo sulla sinistra dopo un chilometro circa, imboccando via Cantagallo. Questa piccola strada sterrata “fuori dal mondo” ci regalerà scorci stupendi sul mare sino a condurci sotto il viadotto iniziale, nel punto del guado, dove imbocchiamo la nostra ciclabile adriatica per rientrare a Marina di Altidona in tutta tranquillità, respirando l’odore del mare. Itinerario semplice e perfetto per una e-bike a ruote un po’ larghe; ai muscolari è richiesto un po’ di impegno fisico per superare qualche salita più ripida.
valdaso
Enoturismo a Castorano
Itinerario dal centro storico del borgo di Castorano (AP) alla natura, tra i calanchi del Piceno. Tappa obbligatoria lungo il camminio alla cantina "Cameli Irene".
valdaso
Anello Gravel, Monte dell'Ascensione
Partiamo dal centro storico di Rotella, affascinante borgo ai piedi del Monte dell’Ascensione. La prima tappa è Poggio Canoso, dove visitiamo l’Ecomuseo del Monte dell’Ascensione, una sosta che ci introduce al territorio che andremo a esplorare. Riprendiamo il percorso su un bel tratto sterrato che ci conduce alla strada provinciale; qui svoltiamo a destra e, al primo bivio, teniamo la sinistra per dirigerci verso sud. La strada inizia a scendere e presto imbocchiamo un nuovo sterrato sulla sinistra. Affrontiamo una breve ma ripida salita, sotto le imponenti balze del Monte dell’Ascensione, che da questo versante mostra il suo lato più selvaggio e dirupato. Raggiungiamo Polesio, un borgo che sembra sospeso nel tempo, e proseguiamo fino alla chiesetta di San Giacomo, dove svoltiamo a sinistra per una lunga salita sterrata. Qui le vedute sui calanchi sono semplicemente spettacolari. Superati due chilometri di salita, la strada si fa più agevole, e iniziamo la discesa verso Capradosso, piccolo borgo che raggiungiamo con una deviazione sulla sinistra. Proseguiamo passando vicino al santuario di Montemisio, un piccolo angolo di pace, e infine rientriamo a Rotella, con l’animo colmo di bellezza. Qualche strappo impegnativo richiede un po’ di allenamento, ma con una e-bike adatta agli sterrati, queste salite si affrontano senza eccessiva fatica, permettendo di godere al meglio dei paesaggi circostanti. Prestare attenzione nei tratti di discesa su sterrato.
valdaso
Ciclovia dei Crinali della Valdaso - Tappa 04 - da Rotella a Marina di Altidona
Ripartiamo da Rotella per l’ultimo tratto che ci separa dal ritorno alle spiagge dell’Adriatico. La sveglia ci viene data poco dopo la partenza da una prima salita un po’ impegnativa che si trasforma poi in un falsopiano che ci accompagna sino a Montedinove, il primo borgo della giornata. Il piccolo paese, appollaiato su un cocuzzolo, è ricco di storia e di eleganti architetture, che culminano nella piazza-belvedere recentemente rinnovata. E’ sede di un museo Sistino e del museo delle tombe Picene. Meno di tre chilometri ed eccoci a Montalto delle Marche, uno dei centri principali della Valdaso con un centro storico estremamente interessante e articolato e con interessanti musei da visitare, come il museo Sistino Vescovile, il museo Archeologico, il museo delle Carceri e altri ancora. Montalto è anche il punto più alto del percorso odierno, con i suoi 530 m di quota; da qui, infatti, la strada inizia a scendere in maniera decisa, sino ad arrivare, dopo circa 10 km, a Carassai, altro borgo fortificato con scorci di notevole valore. Scendiamo ancora per circa cinque chilometri prima di affrontare l’ultima vera salita della giornata, che ci farà recuperare 130 m di quota per giungere a Montefiore all’Aso, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia, con un centro storico ben conservato, al cui interno svetta il Polo Museale di San Francesco. L’interno della chiesa, oggi sconsacrata, è impreziosito da affreschi ed opere d’arte, mentre nelle sale dell’ex convento è custodito un prezioso polittico di Carlo Crivelli, da poco restaurato. Proseguiamo la discesa, con il mare ormai di fronte a noi, per giungere all’ultimo paese della nostra collana di “perle”, ovvero Campofilone. Il paese è noto nel mondo per esser il centro della produzione della nota pasta di semola di grano duro, realizzata in maniera semi artigianale, ma il paese merita certamente una perlustrazione del suo centro storico, sino al suo culmine, il cosiddetto orto abbaziale, oggi un semplice prato racchiuso tra le antiche mura e con una bella vista sulla valle e sulle montagne ormai lontane e sullo sfondo. Il nostro viaggio è quasi giunto al termine. Ancora pochi chilometri di discesa ed eccoci a Pedaso, che attraverseremo sfruttando la ciclabile adriatica lungo la costa, per terminare sul ponte ciclopedonale da cui siamo partiti, mentre sotto di noi scorre il fiume Aso, giunto anche lui alla sua meta.
valdaso
Viaggio nella terra
Partiamo dal suggestivo borgo di Montelparo e prendiamo la strada di cresta che ci porterà, dopo pochi chilometri, a Santa Vittoria in Matenano, borgo ricco di angoli pittoreschi e storie antiche che non possiamo non visitare. Al termine della via principale passiamo sotto l’imponente torre dell’Abate Odorisio per poi salire sul colle, con il santuario della Vittoria e la chiesa della Resurrezione. Ripresa la strada proseguiamo verso Montefalcone Appennino, un borgo abbarbicato su una rupe, dominato dalla sua rocca medievale, che ci regala scorci panoramici indimenticabili. Poco oltre il paese, attraversiamo la storica Galleria delle Scalelle, un suggestivo tunnel scavato nel 1827, che ci svela le stratificazioni del terreno. Subito dopo, deviamo a destra e imbocchiamo una stradina minore, affrontando un breve strappo per poi lasciarci cullare dalla discesa verso Smerillo. Qui, lasciamo le bici e, partendo dal parco del belvedere, ci addentriamo a piedi in un sentiero che ci conduce alla “Fessa” di Smerillo, uno stretto canyon formatosi 3,5 milioni di anni fa; uno spaccato della storia geologica terrestre. Ritornati in sella scendiamo rapidamente sino alla provinciale che corre lungo la valle del Tenna. Svoltiamo a destra e, dopo pochi chilometri, prendiamo ancora a destra per risalire una cresta e passare nella valle dell’Ete. Questo tratto è connotato dal fenomeno dei vulcanelli di Fango, un fenomeno geologico formato da modeste eruzioni melmose del sottosuolo che si verificano sporadicamente. La salita si fa più dura nel tratto finale sino a sfociare sulla via dei Crinali, che prendiamo a sinistra per raggiungere rapidamente Montelparo, stanchi ma certamente soddisfatti.
valdaso
Viaggio nella storia
Iniziamo il nostro percorso da Ortezzano, dopo aver esplorato il centro storico ricco di punti di interesse. Iniziamo il tour dirigendoci verso Monte Rinaldo, lungo la via dei Crinali. Dopo qualche foto dalla terrazza panoramica iniziamo la discesa per visitare, poco dopo, il sito archeologico de La Cuma, una struttura eccezionale, un tempo luogo di culto dei romani, risalente al II-I secolo a.C. Giunti al fondo valle, risaliamo il fiume verso ovest, con una deviazione verso il mulino fortificato di Sisto V, perfettamente conservato e vestigia di un passato lontano. Nei pressi è in costruzione il futuro Polo agroalimentare EVA, progettato per accogliere e far conoscere le eccellenze alimentari della Valdaso. Riprendiamo la strada di fondovalle e poco dopo iniziamo la salita verso Montelparo, passando accanto alla pittoresca chiesetta campestre di Santa Maria in Camurano, incorniciata dal verde circostante. A Montelparo, ci concediamo una visita al centro storico, con i suoi vicoli antichi e scorci panoramici. Il nostro itinerario continua passando per Sant’Elpidio Morico, per poi dirigerci verso Monte Vidon Combatte. Prima di arrivare, se la stanchezza non si fa sentire, possiamo fare una deviazione sulla sinistra per esplorare i ruderi di Collina Vecchia, suggestivi e carichi di storia. Giungiamo infine a Monte Vidon Combatte, dove ci attende il piccolo centro storico, prima di rientrare a Ortezzano, soddisfatti e arricchiti dall’esperienza. L'itinerario presenta alcuni strappi impegnativi che richiedono una buona preparazione. Tuttavia, con una e-bike, queste salite risultano più accessibili, consentendo di godere senza fatica dei panorami e dei borghi.
valdaso
Da Montalto a Patrignone
Partiamo dall’importante e interessante borgo di Montalto delle Marche, di impianto medievale, ricco di storia, preziose architetture e musei. Dalla Concattedrale di Santa Maria Assunta ci dirigiamo verso Porta Marina che aggiriamo sulla sinistra, per scendere rapidamente verso la provinciale. Dopo 200m, alla prima curva, imbocchiamo un sentiero che taglia la provinciale per raggiungere rapidamente il piccolo ma importante borgo di Patrignone, incastonato nel paesaggio collinare, con tratti cinta muraria, porte di accesso fortificate ed edifici dei secoli XV-XVII, fra cui la chiesa romanico-gotica di Santa Maria de Viminatu. Dopo l’esplorazione del paese ci inoltriamo tra stradine di campagna alla scoperta di alcune chiese campestri; la Madonna delle Grazie, dalla caratteristica pianta ottagonale, e la chiesa della Santissima Annunziata, con all’interno affreschi dei primi del ‘500. Chiudiamo questo breve anello ripassando da Patrignone e risalendo i sentieri precedenti per poi prendere un taglio sulla sinistra che ci porta sulla Provinciale 23, ormai a Montalto. Prima però di tornare alla piazza della Cattedrale, faremo una breve digressione sulla sinistra, per andare a vedere la bella chiesa di Sant’Agostino, immersa nel verde di una pineta. La chiesa è ciò che resta di un importante monastero agostiniano; oggi è sconsacrata e sede di mostre e concerti.
valdaso
Trek-Anello del Monte Sibilla
La strada sterrata che conduce fino al rifugio Sibille non è aperta al transito veicolare, ma fortunatamente, durante la stagione estiva, un comodo servizio di navetta collega il rifugio alla borgata di Collina di Montemonaco. I più allenati potranno optare per la salita a piedi, un percorso di circa 6 km che aggiunge 580 metri di dislivello al nostro itinerario. Partiamo quindi con entusiasmo dal rifugio Sibilla, immersi nel meraviglioso paesaggio dei Monti Sibillini. Risaliamo la costa del monte per circa 6 chilometri, guardati a vista del Monte Vettore di fronte a noi. Giunti alla forcella sulla cresta, il nostro sguardo potrà spaziare sul maestoso panorama dell’altro versante, con il monte Priora dinnanzi a noi, mentre lungo la cresta il monte Sibilla si presenta snello e slanciato. Iniziamo a camminare sullo spettacolare sentiero di cresta e raggiungiamo la cima del monte, dove il panorama si apre in un abbraccio mozzafiato su vallate e cime. Ci prendiamo un momento per ammirare il paesaggio, il cuore colmo di bellezza. Iniziamo a scendere proseguendo lungo la cresta ancora per qualche chilometro, sino a che il sentiero piega decisamente a destra per il tratto più ripido e tecnico, in cui prestare attenzione. Al termine del ripido zigzag eccoci nuovamente giunti al rifugio della Sibilla, dove potremo ristorarci prima di scendere a valle.
valdaso
Il Cammino dei Cappuccini - Bike
Queste due tappe fanno parte del Cammino dei Cappuccini (link), da Camerino a Montefortino e da Montefortino a Castignano. Un percorso che attraversa le Marche collegando luoghi di grande rilevanza spirituale e culturale legati alla tradizione francescana. È un viaggio che non è solo fisico, ma anche interiore, un'opportunità per riconnettersi con la natura e con la storia, seguendo le tracce di antichi pellegrini in un paesaggio che ha mantenuto intatto il suo fascino nel corso dei secoli.
valdaso
Enoturismo a Offida
Una passeggiata esperienziale con cani, che può essere guidata da un’educatrice cinofila e una guida GAE, per l’inclusione di soggetti con difficoltà relazionali o ansia sociale, o famiglie con animali domestici come parte integrante del nucleo. L’attività di valorizzazione del concetto di turismo pet-friendly consapevole, promuovendo il benessere animale e il rispetto del contesto naturale. Ospitalità e degustazione presso la cantina "La Valle del Sole" ad Offida (AP).
valdaso
Borghi sperduti e chiese solitarie
Partiamo da Comunanza e, attraversato il nucleo storico, seguiamo il corso del fiume Aso. Pedaliamo lungo strade sterrate fino al lago di Gerosa, costeggiandolo per immergerci nei paesaggi collinari. Prima della diga attraversiamo nuovamente il fiume, nei pressi dell’antico ponte romano di Gerosa che merita certamente una sosta. Con il lago alla nostra destra, continuiamo sino alla breve deviazione verso la chiesa romanica di San Giorgio all'Isola dalla particolare architettura e arricchita all’interno da preziosi affreschi, luogo ideale per una sosta ristoratrice. Riprendiamo il percorso e raggiungiamo la provinciale che prendiamo a sinistra, iniziando a salire più decisi. Superata la nostra quota massima di 950 m s.l.m. proseguiamo sulla strada di cresta e, a Propezzano, facciamo un’altra deviazione verso la chiesa di San Vito di Propezzano, che ci accoglie sul colle in un'atmosfera suggestiva. Proseguendo, arriviamo a Polverina, dove deviamo tra le case per raggiungere lungo una stradina sterrata la chiesa di Santa Maria Assunta, in splendida posizione ma che porta ancora i segni dell'ultimo terremoto. Da qui, riprendiamo la provinciale per lasciarla poco dopo seguendo un percorso che ci porta al borgo di Gabbiano, non prima di un’altra deviazione fino alla chiesetta di Sant’Emidio, incastonata in un paesaggio senza tempo. Rientriamo poi sulla strada di cresta, e all’altezza di Croce di Casale deviamo su strade minori e sterrate, fino al borgo abbandonato di Nasuto, con la sua particolare chiesa di architettura novecentesca. Dal prato dietro la chiesa possiamo salutare per l’ultima volta il grandioso panorama sui Sibillini. Si continua con uno strappo abbastanza duro, ma breve, per poi proseguire in discesa lungo belle strade sterrate sino al nostro rientro a Comunanza. Il percorso è impegnativo, ma una e-bike può agevolare l’itinerario, permettendo di godere appieno dei luoghi soffrendo meno la fatica.
valdaso